La cultura brasiliana è stata principalmente influenzata dalla cultura del Portogallo.
La lingua portoghese, la religione cattolica e le tradizioni principali sono state portate dai colonizzatori portoghesi durante l'era coloniale. I nativi americani hanno influenzato la lingua e la cucina e gli schiavi africani hanno influenzato la musica, cucina, lingua e religione del Brasile. L'influenza tedesca e soprattutto quella italiana sono forti nelle regioni Sud e Sudorientale del Brasile. L'immigrazione italiana verso il Brasile meridionale è stata intensa fra il 1870 e il 1920. Tutte queste culture mescolate hanno generato la ricca cultura brasiliana. StoriaAnche se il primo navigatore a raggiungere le coste del Brasile fu Amerigo Vespucci, la scoperta ufficiale del Brasile è attribuita al portoghese Pedro Alvares Cabral nel 1500.
I portoghesi stabilirono delle colonie nel paese ed importarono schiavi dall'Africa per garantire forza lavoro e popolamento della colonia. Si coltivavano tabacco e canna da zucchero. Alla fine del 1600 vennero scoperti vasti giacimenti auriferi che stuzzicarono gli olandesi, attirati dalle ricchezze del territorio. Nonostante questo, la vera e propria colonizzazione del paese fu sempre in mano ai portoghesi che, addirittura, vi stabilirono la sede reale dopo che Napoleone invase il Portogallo. In seguito a movimenti nazionalisti, il Brasile ottenne l'indipendenza dalla madre patria nel 1822. Nel 1888 venne abolita la schiavitù e, l'anno dopo, il paese proclamò la nascita della repubblica federale. Durante la II guerra mondiale, sotto le pressioni degli USA, il paese dichiarò guerra alle potenze dell'Asse (Italia, Germania, Austria, Giappone) e un corpo militare venne inviato in Europa a combattere. Nel 1964 un colpo di stato militare instaurò nel paese un regime dittatoriale che durò per più di 20 anni. Il periodo della dittatura militare finì nel 1984 quando la popolazione reclamò a gran voce il ritorno di elezioni democratiche che, però, vennero indette soltanto nel 1989. |